1796 03 04 BODONI AZARA
Resumen
S. l. [Parma], 4 de marzo de 1796. De Giambattista Bodoni [Parma] a José Nicolás de Azara [Roma].
Bodoni adjunta a Azara la nota de los costes de encuadernación, porte, estampa… de sus ediciones, dejando el pago al arbitrio del español o a mitad del precio de venta, y alega no tener culpa del retraso en la recepción de las copias del Poème de Bernis enviadas a Verona y al conde de Ventimiglia, al cual se la dirigió gratis en nombre del diplomático. Muestra su alegría ante la aprobación de las Opera de Tácito por parte de Azara, libro que Bodoni reconoce que iba a dedicar a Floridablanca. Por último, anuncia que dedicará la Divina commedia al príncipe Ludovico.
Transcripción
4 marzo 1796a.
Premesse le mie più umili e rispettose discolpe per avere –piùper altrui che per mia indolenza– differito tant’oltre a secondare le premure di Vostra Eccellenza, finalmente oggi mi è dato di potergli mandare la nota distinta delle spese occorse nelle legature e spedizioni del celeberrimo poema intitolato La religion vengée, che mi sembra ottenere il suffragio de’ dotti per l’intrinseco e pel formale del libro. Troverà Ella esattamente indicato il tempo di tutte le spedizioni e s’accorgerà di leggieri che io non sono da chiamare in colpa pel ritardo con cui saran giunti a Verona ed a Torino gli esemplari che mi ordinò di trasmettere al Barone di Flascheland ed al Conte di Vintimilliab;ed a mia giustificazione Le accludo le lettere sì dell’uno che dell’altro. A quest’ultimo Signore, che mi ha chiesta una copia del detto poema in-8º piccolo esibendosi di pagarla, ho creduto di poter interpretare la di Lei mente, mandandogliela gratis in di Lei nome; e voglio lusingarmi ch’egli stesso glielo significherà nel rendergliene le dovute grazie.
Avrà Ella la degnazione di osservare che io ho rimesso al di Lei arbitrio il prezzo delle copie, tutte già spedite e da spedirsi. E se questa mia dichiarazione non Le gradisse, unicamente per ubbidire a’ Suoi comandic, sappia che io sarò contento che da Lei mi vengano compensate alla metà sola del prezzo ched ho fissato alle poche copie che tengo vendibili delle tre diverse edizioni e che troverà indicato nel picciolo elenco qui ingiunto.
Mi è stato di non lieve consolazione il sentire che il mio Tacito abbia ottenuta la di Lei approvazione, che io valuto assai, e che mi vado studiando di poter meritare con incredibile applicazione ed improba fatica. Egli è verissimo che l’impulso maggiore per eseguir quest’autore mi venne dal coltissimo Signor Marchesse Manfredini, che da molti anni mi onora di sua particolar benevolenza, ma non ho mai avuto in pensiere di dedicarlo al Gran Duca di Toscana.
Se la memoria non m’inganna, parmi di aver significato anni sono a Vostra Eccellenza il desiderio che io avea d’intitolare tale opera ad un autorevolissimo onnipotente personaggio, che in oggi trovasi locato nel sommo fastigio della fortuna, degli onori e della gloria sulle rive del Tago. Involto Ella in un vortice continuo di affari ministeriali e di lettere, obbliò di rispondere al mio articolo ed il di Lei silenzio mi fece prendere il partito di rassegnarlo al Signor Infante nostro, per così chiudere anche la bocca a chie,indispettito di non poter più avere gratuitamente le mie edizioni, mi attende al varco, qual chi a nuocer luogo e tempo aspetta. Sono certissimo che se a tutt’altri che al Signor Infante lo avessi diretto, subito gli si sarebbero intronate le orecchie che io, mangiando il suo pane –Dio sa quanto tristo e durissimo–, cerco di far la mia corte ad altri sovrani, procurandomi altrove appoggi senza curarmi di mostrare al pubblico la mia riconoscenza e gratitudine al mio benefattore.
E, appunto per sventare lee fatte cabale, dettate dalla invidia e dalla malignità, ho preso il partito di diriggere il mio Dante, che è terminato, al Real Principe Ereditario nostro; e già ne ho ottenuta la sovrana approvazione dell’augusto suo genitore. E l’esemplare primo partirà quanto prima per Madrid e lascierò che altri si morda le dita.
[G. B. Bodoni].
a Antes de la fecha anota el destinatario: Azara b Había escrito Vintimillo y corrige. c unicamente per ubbidire a’ Suoi comandi añadido entre líneas. d Había escrito a y corrige. e a chi añadido entre líneas sobre a certo cancelado y seguido de un texto tachado que no alcanzo a leer.
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
- Ubicación
Parma, BP, Minute G. B. Bodoni, carpeta «Lettere di Bodoni ad Azara con data», nº. 61.
- Descripción
1 h. de 250 × 185 mm. Minuta.
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Edición
Noelia López Souto
- Otras ediciones
Ciavarella 1979, II, 124-125.
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Otra bibliografía citada De Bernis 1795; Gerusalemme 1794a; López Souto 2018d; Tacitus 1795; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Cita
Carta de Giambattista Bodoni a José Nicolás de Azara de 1796-03-04, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1796-03-04-bodoni-azara> Consulta: 03/12/2024].Citar este documento