1792 05 00 BODONI LLANO

Resumen

Sine notis [pero Parma, mayo de 1792].

De Giambattista Bodoni [Parma] a José Agustín de Llano y de la Cuadra [Viena].

Bodoni se disculpa por el retraso de su contestación, ocupado como ha estado en la producción de sus tres ediciones de Calímaco. Le da a conocer que ha procurado poner en marcha la edición de la obra de Conca, pero estima que sería necesario el apoyo oficial del conde Ventura para evitar ponerlo a él en situación difícil, pues los maldicientes le achacan demasiada tendencia a favorecer a los españoles.

Transcripción

­­Llano.

Eccellenza,

L’impegno in cui io mi ritrovava già da più mesi per eseguire tre diverse edizioni del Callimaco è stato finalmente condotto a glorioso compimento, e si è pubblicato il mio lavoro per le auguste nozze della Reale Principessa, primogenita del Signor Infante, nostro graziosissimo Sovrano.

La mia salute, però, ha sofferto notabil detrimento, mentre a cagione di un ostinato e tormentoso reumatismo mi è convenuto di passare immobile nel grabato parecchie settimane senza che io abbia potuto attendere alle solite mie tipografiche occupazioni, e senza aver potuto dare il menomo ritaglio di tempo al mio epistolare commercio.

Ritornato ora la mio primiero stato d’incolumità e di forze, non ommetto di partecipare all’Eccellenza Vostra che dal Signor Maggiore Scarzella mi sono state rinovate le premure per la impressione dell’opera del Signor Abate Conca, che per li molti anteriori impegini di questa Reale Stamperia non è ancor stato possibile di mandare sotto al torchio. Pel più sollecito avviamento di questa edizione, che deve essere non già di due tomi, come Vostra Eccellenza mi avea supposto, ma bensì di quattro, io ho creduto bene che il Signor Scarzella ne informasse egli stesso l’ottimo nostro Signor Conte Cesare Ventura, e gli palesasse il desiderio e la premura dell’Eccellentissima Signora Marchesa, di Lei consorte soavissima. Difatti, appena gliene parlò, che promise d’informarne S. A. R. per farla eseguire a spese della Reale Stamperia, ed io attendo l’ordine opportuno acciò l’Economo somministri la carta opportuna per tale stampa. In questa guisa io sarò al coperto dalle dicerie mordaci di pochi malevoli, che mi tacciano qui di troppa propensione a favore della nazione ispana, perché ho riprodotto le opere di Mengs, di Bowles, le Vite degli architetti antichi e moderni, varie orazioni funebri per Carlo terzo, e perché attualmente sono occupatissimo per l’egregio Signor Cavaliere Azara, lume e splendor d’Iberia e del corpo diplomatico europeo, che mi fa stampare con lusso e magnificenza veramente reale vari elegantissimi classici latini, greci ed italiani.

Io, dunque, qualora avrò ottenuto il sovrano beneplacito per la sopra enunziata opera del signor Conca, farò por mano al lavoro, né mancherò di sollicitudine o diligenza per rendermi sempre più degno della benevola propensione di Vostra Eccellenza, che mi ha date tante riprove della sua pregevole amorevolezza nel tempo del suo rettissimo ma per me e per tutte le oneste persone troppo breve ministero parmense.

  Mi continui la Sua autorevole protezione, e mi creda quale colla più ossequisoa venerazione e con insuperabile attaccamento ho l’onore di segnarmi

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Minute di lettere inviate, B. 46/57.

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de 260 × 185 mm. Minuta autógrafa.

  • Edición

    Pedro M. Cátedra

  • Otras ediciones

    Cátedra 2013d, 233-234.

  • Bibliografía específica

    Cátedra 2013d, 233-234; Cátedra 2015b, ***.

    Otra bibliografía citada Bowles 1783; Conca 1793-1797; Milizia 1781; Opere 1781; Orazione 1789; Orazione funebre 1789; Sánchez Espinosa 2001a;
  • Cita
    Carta de Giambattista Bodoni a José Agustín de Llano y de la Cuadra de 1792-05-00., ed. Pedro M. Cátedra, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1792-05-00-bodoni-llano> Consulta: 28/11/2024].
    Citar este documento

Nota bene

Esta carta es respuesta a la de Llano de 19 de marzo de 1792.

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