1786 08 28 REQUENO HANDWERK
Resumen
28 de agosto de 1786.
De Vicente Requeno y Vives [Bolonia] a Hans Georg Handwerk [Parma].
Requeno insta a terminar la impresión del primer volumen de sus Saggi. Le solicita los folios impresos para disponer de un original por el que comenzar la preparación de la versión castellana, cuya publicación tiene comprometida en España.
Transcripción
Riveritissimo Signor Handwerk mio padrone stimatissimo,
Ricevei l’ultima Sua e diedi conto della risoluzione presa d’ommettere la ristampa di foli in 4.° al Sig. Molini per sbrigare più presto l’edizione. Lei mi promise di continuarla senza interruzione dopo incominciata; e essendo passato tanto tempo da che ricevei i primi foli, non dubito che a quest’ora il primo tomo sarà per terminarsi. La prego ad avisarmi per mandare il 2.° per tempo.
La suplico altresì a farmi aver o per lo estraordinario di Spagna o per l’ordinario i fogli stampati, perciocché sono nell’impegno di tradurre in lingua spagnuola quanto prima i Saggi, e di mandarli presto in Ispagna. E come ho mutate diverse cose in essi, e non ho mala copia del manoscritto, non so varie volte come fare avendo incominciata la traduzione sopra la prima edizione di Venezia.
Io sono pieno di stima e d’attenzione verso di Lei.
Bologna, 28 agosto 1786.
Devotissimo obbedentissimo servitore,
Vincenzo Requeno
Signor Giorgio Handwerk, mio padrone.
[sobrescrito:] A Monsieur,
Monsieur Handwerk
Parma
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
- Ubicación
Fontanellato, Biblioteca Franco Maria Ricci.
- Descripción
Bifolio de 230 x 175 mm. Autógrafa.
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Edición
Pedro M. Cátedra
- Otras ediciones
Campori 1866, 277, nº. CCCIX.
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Otra bibliografía citada Astorgano Abajo 2013b; Campori 1866; Requeno 1784; Requeno 1787; - ©
Biblioteca Bodoni & Pedro M. Cátedra.
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Cita
Carta de Vicente Requeno y Vives a Hans Georg Handwerk de 1786-08-28, ed. Pedro M. Cátedra, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1786-08-28-requeno-handwerk> Consulta: 01/12/2024].Citar este documento
Nota bene
Formó parte de la colección de Campori, quien editó la carta.