1782 09 05 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 5 de septiembre de 1782.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara insiste en que, si Bodoni acepta estampar la Introduzione alla Storia Naturale e alla Geografia Fisica di Spagna de Bowles, que no sea por favorecerle, sino por verdadero interés para la imprenta. Le envía el manuscrito de la traducción de Milizia, le indica que solo desea un libro correcto y elegante, sin magnificencias, y le solicita ir recibiendo las pruebas para corregir. También transmite su gratitud, por esta empresa, a Obach. Acusa recibo de la letra de cambio para el señor Serventi, refiere la continuidad de la crisis en Roma y critica las Notizie storiche sincere intorno la vita e le opere del celebre pittore Antonio Allegri da Corregio de Ratti, pues plagia ideas de Mengs.

Transcripción

Roma, 5 settembre 82.

Amico e padrone stimatissimo,

Perché sono così persuaso intimamente dell’affetto che devo a Lei, non voglio abusarmi del Suo buon cuore né della Sua generosità, che tengo tanto esperimentata; e, a dire la verità, vorrei che Lei mi levasse la soggezione che ho d’incommodarLa, vedendo quanto si eccede sempre in favorirmi. Vorrei insomma che Lei mi trattasse colla franquezza ch’io desidero, dicendomi sempre ciò che gli accommoda o disacommoda.

Perciò avevo ripugnanza di parlargli del’edizione dell mio libro di storia naturale, tanto di più ch’io non ho in questo particolare impegno ed è il nostro Milizia che si è acinto a questa impressa per amor alla scienza ed a me. Supposto dunque questo prologo, che dovrebbe essere più lungo per corregere Lei, ecco il manuscrito tale quale me lo consegna Milizia. Io non voglio magnifenza; voglio un libro pulito, elegante, corretto e niente di più. L’edizione di Madrid è puramente mercantile perché si tratta di fare comune un’opera che non ha alro oggeto che l’utilità pubblica. Lei lo stampi in un tomo in-4º o in due in-8º; tutto è eguale. Operi con piena libertà. Bisognerà però che Lei si prenda la seccatura di mandarmi i fogli, perché così puotrò vedere io la traduzione che ancora non conosco, benché fatta in casa mia.

Non sapeva che l’amico Signore Obach dovesse aver parte in questa impressa, perché a saperlo gli avrei scrito con piena sicurezza della sua amicizia. Ma, poiché non l’ho fatto, Lei mi facia il piacere di dirglielo da parte mia, pregandolo di continuarmi il suo favore.

Le cambiale de 750 scudi a favore dell Signore Serventi sarà soddisfatte come lo sono state tutte le altre, e di ciò non occorre parlarne più.

Qui niente abbiammo di nuovo perché di qui in avanti le cose romane non saranno più cose, se non favole, miserie e pazzie.

Ho veduto il libro dell genovese zoppo Ratti delle notizie di Corregio, stampato in Finale da De Rosia. Che bricone! Copia Mengs fino ad usare le propie frasi e parole, e non lo cita nemeno. Bisognerà ch’io l’applichi un buon impiastro nell’edizione del caro Remondini. Non c’è dell Ratti nell libro che le datte, gli epitafi, i testamenti e tutto ciò che non è Corregio.

Non ne posso più. Sono sempre di Lei Suo buon amico e servitore,

Azara.

 

a stampato in finale da de Rosi añadido en el margen izquierdo.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 101.

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, I, 64-65.

  • Otra bibliografía citada Bowles 1783; Lasagni 1999; López Souto 2017d; Mengs 1780 it.; Mengs 1783; Milizia 1781; Ratti 1779; Ratti 1781;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1782-09-05, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1782-09-05-azara-bodoni> Consulta: 03/12/2024].
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