1782 01 31 AZARA BODONI
Resumen
31 de enero de 1782.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Acusa recibo de los folios que faltaban para completar las Memorie de Francesco Milizia, que está fuera de Roma, y de la carta a este dirigida. Se alegra irónicamente del beneficio hecho por el tipógrafo al padre Borlandi. Respecto a las pretensiones del impresor sobre el nombramiento real, le da buenas noticias, aunque este no es el objetivo último de su carrera con relación a España. Le solicita un ejemplar más de De re anatomica oratio, de Girardi, pues el que le había enviado se lo llevó el cardenal Zelada. Respecto a la Orazione de Jovellanos, piensa que no vale la pena imprimirla con riqueza, habiendo tantas obras obras en que mostrar su arte con más provecho.
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Transcripción
Roma, 31 gennaro 1782.
Amico e padrone stimatissimo,
L’ultimo corriere di Spagna non mi lasciò tempo di contestare alla lettera di Vostra Signoria Illustrissima. Ora l’esseguisco accusando la ricevuta dell’acclusa per il Signor Milizia con i fogli mancanti al esemplare nelle Memorie degli architetti. Milizia è stato in guesti giorni fuori di Roma, ma credo che sia ritornato, e lo vederò oggi e gli consegnerò i suddetti fogli e la lettera.
Per il penultimo corriere si davano al Signor Agüeraa buone speranze di otener per Lei il tittolo di Stampatore Reggio del nostro buon Sobrano. La cosa non è limitata a esperanze, perch’io so che il tutto era accordato, e per quest’ultimo ordinario Lei ne avrà ricebute delle pruobe autentiche. Tutto guesto va benissimo, ma non è il fine che dobbiamo proporci. Un giorno ha d’venire la pace ed allora confido di poter rializare una parte dei proggeti ch’ho in testa. Fra tanto Lei goda del piacere di vedere che gli arabbi sano stimar el [sic] merito forsse più che i colti parmigiani.
Non parlo dell’Orazione dell’Accademia de [sic] Madrid, né mi oppongo a che Lei la stampi come vuole, giacché non sta bene a me di parlare di suo merito, tanto più che ho grande stima per l’autore, ma in verità la magnificenza non gli corrisponde; e perché Lei mostri il suo gran valore tipografico ci sono tante altre belle cose che vaglion la pena.
Se il padre Borlandi è contento, lo debberà a Lei, e godiamo noi di vedere ch’un frate sia meno infelice.
Sto aspettando il nostro benedetto corriere, che colla sua irregolarità frastorna tutti i fatti miei ogni settimana. Il cardinale Zelada mi ha portata via l’orazione annatomica che Lei mi mandò; perciò ne domando un altro esemplare.
Mille abbracci al nostro caro Paciaudi. E resto sempre di Lei suo buon amico e servitore,
Azara.
a Había escrito Milizia y el propio Azara cancela y añade entre líneas Aguera
Notas al texto
Datos documentales y bibliográficos
- Ubicación
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 82.
- Descripción
2 pliegos de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa.
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Edición
Pedro M. Cátedra
RevisiónNoelia López Souto
- Otras ediciones
Ciavarella 1979, I, 52.
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Otra bibliografía citada Girardi 1781; Jovellanos 1781; Milizia 1781; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Italia) & Pedro M. Cátedra.
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Cita
Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1782-01-31, ed. Pedro M. Cátedra, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1782-01-31-azara-bodoni?id=37> Consulta: 29/11/2024].Citar este documento