1781 03 17 BODONI FLORIDABLANCA

Resumen

17 de marzo de 1781.

De Giambattista Bodoni [Parma] a José Moñino y Redondo, conde de Floridablanca [Madrid].

Bodoni alaba la historia de la tipografía española, mencionando las antiguas ediciones políglotas, y recalando en el presente de una España en la que un monarca como Carlos III y un Ministro como el destinatario de la carta protegen las artes, merced a lo cual la imprenta puede dar productos como el Salustio del infante don Gabriel, que es alabado incluso por quienes sólo alaban los libros parisinos, o La música de Iriarte. Se permite enviarle el más reciente libro de su tipografía, obra del padre Paciaudi, también protegido por Floridablanca. Excusa con su mala letra el enviarle la carta impresa, que es signo también de distinción.

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Transcripción

Eccellentissimo Signore,

Ogni onesto professore di tipografia, il quale ne conosce i luminosi principi, deve celebrare con grato sentimento la ingegnosa nazione Ispana, perciocché, se quest’arte, che fa epoca singolare fra gli umani ritrovati, nacque ne’ regni del gelido settentrione, prese poi grande lustro ed ingrandimento nelle Spagne; ed i primi libri poliglotti che fecero maravigliare l’Europa si dovettero agli auspici dei monarchi e dei ministri della felicissima Esperia. Vede il mondo rinnovarsi questi esempi di munificenza e di favore verso le lettere sotto il glorioso regno dell’augusto Carlo Terzo, e mercè il discernimento e lo zelo di quel Ministro che sa secondarne le grandiose idee. Quella popolazione istessa, la quale non usa lodare le produzioni delle arti che non sieno venutea in luce sulle riveb della Senna, confessa oggidì nella storia tipografica che niun libro è uscito da’ torchi gallicani o inglesi che possa pareggiarsi per eleganza e per nitidezza al Sallustio de Madrid; e gran laude ha pur procacciata alla stamperia matritense il bel Poema della musica.

Io, Eccellentissimo Signore, amo l’arte mia assaissimo, poicché la esercitarono i miei antenati, e dacché la scuola romana, ove fui instituito, me ne ha discoperti i pregi che da quella capitale sono passati nella reggia di Carlo III. E questo amore fa sì che io riguardi come un nume tutelare il grande Monarca che protegge, favorisce, promuove le stampe e che mi sia devoto, ossequioso, affezionatissimo alla spagnuola Nazione, che spande tanta luce su lac tipografia.

Prendon forza questi miei ingenui sentimenti quante volte considero la felicità mia di aver potuto offrire all’Eccellenza Vostra la rispettosa mia venerazione allorché degnommi qui di passaggio di tanto accoglimentod che niun tempo varrà a cancellarne dal mio animo la memoria. Si aggiunge la riconoscenza che devo, pure, al distinto padrocinio di cui mi onorano e il Signor Cavaliere d’Azara e il Signor Cavaliere di Magallón, che fa il più bell’ornamento della corte di Parma. Come non apprezzare altamente una nazione i di cui solenni Ministri sono proteggitori degli uomini scienziati e degli artefici studiosi, e letterati eglino medesimi?

Tutte queste considerazioni hannomi fatto coraggio a presentare all’Eccellenza vostra l’ultima delle opere che è uscita da questi torchi reali. Porto fiducia che sia per riuscirLe grata, essendo parto di un insigne uomo che ha la sorte di aver meritata la stima e la benevolenza dell’Eccellenza Vostra, cioè del nostro Padre Paciaudi, a cui in oggi sol nuoce l’età e la podagra, la quale tuttavia voglio sperare che non gli toglierà il contento di proseguire la intrapresa istoria.

Imploro benigno perdono dall’ Eccellenza Vostra se, scrivendo io naturalmente poco bene, ho creduto più convenevole alla Sua dignità ed al mio rispetto presentarLe questa mia in forma al meno più decente per mezzo della stampae.

Degnisi l’Eccellenza Vostra di continuarmi la Sua autorevole protezionef, e di esser sicura che niente è più costante di quel profondo ossequio che mi costituisce

Dell’Eccellenza Vostrag

Parma, 17 marzo 1781

umillissimo, devotissimo ed obbligatissimo servitore,

Giambatista Bodoni,

Direttore della Reale Stamperia.


a venute] venuto B          sulle rive] sulla riva B          c su la] sulla B          d Antes de accoglimiento B añade grazioso          e Este párrafo, desde Imploro hasta stampa no figura en B.          f protezione] autorevole e rispettabil benevolenza B          g El resto del texto, a partir de aquí, se omite en B.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    A) Parma, Biblioteca Palatina, Coll. Bod. 164 01. Texto impreso. BParma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Minute di lette

  • Descripción

    A) 4 h. impresas in-fol.
    B) 1 h. de 330 × 200 mm.

  • Edición

    Pedro M. Cátedra

  • Otras ediciones

    Cátedra 2014a, 145-146, nº. I.

  • Bibliografía específica

    Cátedra 2014a, 51-74.

    Otra bibliografía citada Iriarte 1779; Iscrizioni 1774; Paciaudi 1780; Salustio 1772; Trombetta 2011;
  • Cita
    Carta de Giambattista Bodoni a José Moñino y Redondo, conde de Floridablanca de 1781-03-17, ed. Pedro M. Cátedra, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1781-03-17-bodoni-floridablanca> Consulta: 01/12/2024].
    Citar este documento

Nota bene

A esta carta corresponderá Floridablanca con la suya del 17 de julio de 1781.

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