1796 11 26 BODONI GODOY

26 novembre 1796.

Da Giambattista Bodoni [Parma] a Manuel Godoy, Principe della Pace, [Madrid].

Bodoni, rispondendo a una lettera di Godoy, si scusa per non avergli scritto precedentemente riferendo di non volerlo disturbare nei suoi alti incarichi. Promette di dedicarsi a portare a termine il compito affidatogli dalla Stamperia Reale.

Il Principe della Pace.

Eccellenza, col più vivo e grato sentimento del cuore rendo all'Eccellenza Vostra le mie più estese e sincere azioni di grazie per avermi con tanta bontà e degnazione onorato col veneratissimo Suo foglio degli 8 corrente. Questo al certo mi recò indicibil consolazione, veggendo nel bell'animo del mio autorevol Mecenate e gran Nume tutelare non affatto estinta la memoria di un Suo servitore ed ammirator ossequiosissimo. Tacqui allorché mandai a Vostra Eccellenza que' due rotoli de' miei saggi afabetici, perché temea di mancar non lievemente verso la pubblica causa deviandoLa anche un solo istante dalle molte e gravi cure dell'operoso Suo Ministero, cui l'attonita Europa applaude ed ammira. Ora mi fo ad accertarLa che adoprerò tutto quel po d'energia e di salute, che mi rimangono per eseguir quanto mi è stato richiesto per codesta Real Tipografia.

Iddio Signore si degni serbare lungamente incolume la preziosa vita di Vostra Eccellenza e la renda ne' desideri Suoi appieno contenta. Così averrà, dopo di aver Ella ridonata in tempi difficilissimi la tanto sospirata pace al gemino emisfero ispano, che abbia forse un giorno l'orbe intiero per di Lei mercè a ritornare alla pristina, invidiabile tranquillità.

E qui implorando la continuazione della Sua pregevolissima grazia e padrocinio, col più candido e riconoscente animo... immutabilmente