1792 03 14 AZARA BODONI
Sommario
Roma, 14 de marzo de 1792. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara dice tener noticias de Bodoni a través de Rezzonico. Le comparte al amigo una carta de Lestevenon en la que muestra la admiración en Holanda hacia las Opera de Horacio, más valoradas que la edición The dramatic Works of Shakespeare. Opina acerca del proyecto ofertado a Bodoni de una imprenta china, que no cree muy rentable, evita hablar de las Opera de Virgilio, comunica que los abates trabajan en el Catulo y refiere la muerte del emperador Leopoldo II de Austria. Añade la noticia de que en Propaganda poseen caracteres chinos y también en París pretenden abrir una oficina de estos.
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Transcrizione
Amico e padrone stimatissimo,
È da tanto tempo che non ho delle Sue nuove che non so cosa dirmi. Rezzonico mi disse ieri che aveva lettera di Lei e mi lesse le prove della dedica del Callimaco. Questo mi rasicurò sul punto della salute.
Ecco una lettera del’amico Lestevenon, che si trova nella patria Haarlem e, benché assai incommodato di una sorditagine, pensa ancora alle arti d’Italia. Ha fatto conoscere l’Orazio ai primi dilettanti e stampatoria di quel paese e tutti ne sono restati sorpressi. L’hano confrontato col vantato Schakcesperb di Londra e n’è resultato un nuovo trionfo per il nostro Venusino.
Nell’acclussa lettera propone a Lei il proggetto di una stamperia chinese, che pretende stabilire uno dei direttori della Compagnia delle Indie, molto rico. Io non sono in grado di giudicare sulla possibilità o impossibilità della cosa e credo che meriti molta rifflessione prima d’invarcarsi nella inpressa. L’utilità la credo poca o nulla.
Non parlo di Virgilio giaché Lei non ne parla. Quel pover’uomo morì tisico in Calabria e noi ammazzamo di consonzione la sua Eneida. Si va però avanti preparando un Catullo molto diverso dai vechi conosciuti.
Qui non abbiamo novità veruna. La morte del’Imperatore non c’interessa gran cosa. Ne verrà un altro nella filza come paternosterc nel rosario.
Lei stia bene e mi creda sempre Suo amico e servitore,
Azara.
Roma, 14 marzo 92.
Qui in Propaganda hano più di un migliaio di caratteri cinesi in basso. In Francia volle il Cardinale di Fleuri stabilire una stamperia cinese e vi sono più di dodici malid caratteri, ma fu abbandonato il pensiere.
a Había escrito stampatore y corrige. b Transcripción por Shakespeare. c Había escrito i y corrige. d Metátesis vocálica por mila
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 45
- Descrizione
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edizione
Noelia López Souto
- Altre edizioni
Ciavarella 1979, II, 62-63.
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Altra bibliografia citata Catullus 1794; Chaudon 1789; Farinelli 1990; Gies McGuigan 1970; Horatius 1791; Kallymakos 1792a; López Souto 2016; López Souto 2018d; Museo Bodoniano 1959; Steevens 1791; Vergilius 1793; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citazione
Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1792-03-14, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1792-03-14-azara-bodoni> Richiesta: 28/nov/2024].Cita questo documento