1786 00 00 DE_LOS_REYES BODONI 2
Sommario
Sine notis [però Roma, 1786].
Da Frate Antonio de los Reyes [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Frate Antonio de los Reyes reitera la richiesta contenuta nella lettera precedente, specificando che il richiedente è interessato nello strumento che rende più facie la fusione dei caratteri e che si dice sia invenzione di Bodoni.
Monografie correlate
Transcrizione
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Pro memoria al Signor Cavalier Bodoni.
Il Postulatore del Venerabile Palafox in Roma, al quale riconoscerà l’Illustrissimo Signor Bodoni, Stampatore Regio di Parma, per suo buon servitore, ha la comisione di pregarLa di un modello del’ordigno col quale si fanno al Suo studio le fundizioni dei caratteri, che si crede di nuova invenzione e più commodo ed sbrigante che il consueto che adoprano altri maestri di queste fundizioni.
Inoltre vorrebero le mostre stampate dei Suoi caratteri, fregi ed ornamenti che sono di Sua invenzione e si vedono adoprati nelle Sue stampe.
Si sbagliò l’altra volta la domanda per mancanza di spiegazione di chi diede questa comissione. Se il Signor Cavaliere averà tanta buontà di acordare a chi scribe la Sua richiesta, dopo di sodisfare a tutte le spese, Gli restarà molto obligato.
E pieno di stima e di rispetto, si ripete, etc.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Minute di lettere inviate, C. 12/6.
- Descrizione
Bifoglio di 230 × 190 mm. Promemoria autografo.
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Edizione
Pedro M. Cátedra
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Bibliografia specifica Cátedra 2015b, 268; Cátedra 2016a, 12-15; Cátedra 2016b, 16-17.
- ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Italia) & Pedro M. Cátedra.
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Citazione
Lettera da OCarm. Antonio de los Reyes a Giambattista Bodoni del 1786-00-00, ed. Pedro M. Cátedra, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1786-00-00-de-los-reyes-bodoni-2> Richiesta: 03/dic/2024].Cita questo documento
Note
Questo promemoria sicuramente arriverà a Bodoni tramite qualcuno tra i suoi corrispondenti omani, forse Azara o il suo segretario Mendizábal, il quale serve come intermediario in altra occasione anni dopo.