1780 07 13 AZARA BODONI

Roma, 13 de julio de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara devuelve a Bodoni pruebas de las Opere de Mengs y aprueba desplazar el avertimento a la carta de Ponz. Muestra su descontento con la impresión apurada de las Obras de Mengs en Madrid y anuncia a Bodoni que le mandará el último tratado en breve.

Roma, gluglio 13 1780.

Amico e padrone stimatissimo,

Ho ricevuti li fogli delle correzioni che rimando pontualmente. L’oservazione che Lei fa sopra le note sono giuste, ma l’errore è nato da che la lettera a Fabronio era destinata per il primo tomo, come Lei sa. Ora dumque [sic] mi par bene che Lei transporti l’avertimento alla lettera di Pons. Come in esso avertimento si tocano le memorie di Co[r]regio e la pratica di la pittura, conosco che sarebbe meglio metere ogni cosa al loco suo, ma a me mi è inposibile mettervi^a la mano nell’angustia di tempo in cui mi trobo. Lei lo faccia per me, dividendo la materia e mutando qualche parolla dove abisogni.

In Spagna stampano con molta fretta. Fanno un solo volume ed del tutto ne son poco contento, ma di niente ne ho^b la colpa.

Sono stato in campagna fino a ieri, dove credebo poter sbrigare l’ultimo opuscolo di questo tomo, ma per disgrazia si smarrirono le carte e, miracolosamente, dopo cinque giorni l’ho potuto ritrobare. Adesso me ne ritorno in campagna e compirò quel che dovebo fare la settimana scorssa.

Ecco tutto quello che posso dire nella mi[a] fretta. E , con tutta la stima, resto di Lei Suo buon amico e servitore,

Azara.

Ecco^c una piccola nota di errate del primo tomo.

^a Había escrito metervi y corrige.     ^b Había escrito metervi y corrige.     ^c Nota autógrafa.