1802 11 18 AZARA BODONI

Sommario

París, 18 de noviembre de 1802.

De José Nicolás de Azara [París] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de la anterior carta de Bodoni, se alegra de la salud del amigo y le participa también el buen estado de la suya. Declara aprobar el modo de gobernar del buen Moreau, si bien le aconsejaría más conciencia hacia la inestabilidad de la política. Además, confirma que favorecerá a Buronzo en París, aunque para tratar negocios eclesiásticos lo dirigirá mejor al cardenal Caprara, y pregunta a Bodoni por la situación actual de la Biblioteca y demás instituciones de Parma, ahora en manos de los franceses. Por último, anuncia el retorno desde España a Italia de los soberanos de Etruria.

Transcrizione

Paris, 18 novembro 1802.

Amico mio stimatissimo,

Ho ricevutta, per mano del comune amico Moreau, la di Lei lettera dei 7 di questo mese coll piacere che ricevo sempre le Sue nuove ed i Suoi caratteri, e mi rallegro infinito di sentirLa in così buona salute e così di buon animo in mezzo alle rivoluzioni del nostro piccolo globo. Io ancora mi ritrovo assai bene, nonostante l’età, il freddo e tanti altri malanni morali che ci circondano.

Il nostro buon Moreau fa da Sovranno e mi pare che non si conduce male, per la sostanza e per le istruzioni che ha. Deve però ricordarsi della fragilità delle cose umane, che passano come i sogni. Io, che gli voglio molto bene, desidero che riesca in questa commissione e che si facia onore. Non so se lui ne prevede tutte le conseguenze.

Quando Monsegnore di Torino arriverà qua, lo vedrò volontieri e lo servirò in ciò che gli occorrerà secondo i miei piccoli mezzi, bastandomi che sia amico di Lei perché io lo distingua. Gli affari però che lui avrà a trattare in Parigi saranno di una tale natura che noi altri diplomatici poco o niente possiamo influirci. Per le cose eclesiastiche c’è il Cardinale Caprara, mio grande amico.

Cosa è diventata la Stamperia del’Infante? La Biblioteca, l’Academia, ecc.? Fortuna che le opere di Correggio ch’erano restate in Parma non sono trasportabili.

I Sovranni etruschi doveano invarcarsi in Cartagena ai primi di dicembre, ma non l’assicuro.

Lei si garantisca dalla podagra e dall freddo. E mi creda invariabilmente Suo buon amico,

Azara.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 136.

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de 230 × 180 mm. Autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, II, 184.

  • Altra bibliografia citata Gimeno Puyol 2010; Mora 2006; Pignatelli 1976;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1802-11-18, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1802-11-18-azara-bodoni> Richiesta: 04/dic/2024].
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