1783 01 16 AZARA BODONI
Sommario
Roma, 16 de enero de 1783.
De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara se alegra de que la opinión de Bodoni y Paciaudi sobre el Anacreonte de Spalletti coincida con la suya propia, que no solo lo desprecia por su mediocridad tipográfica sino por su contenido. Le solicita al tipógrafo alguna noticia sobre la historia de los caracteres en Italia, para un amigo francés que está reuniendo este tipo de documentación; y le comunica también que le facilitó a este sus Fregi e maiuscole de 1771 y que le gustaría haberle ofrecido otra muestra más actual de su utilería. Además, refiere el paso por Roma del Duque de Chartres, que ya regresa a París.
Transcrizione
Roma, 16 gennaro 1783.
Amico e padrone stimatissimo,
Ho havuto gran piacere nel leggere il giudizio che Lei ha formato dell’Anacreonte spalletino. Io ero sicuro di che dovea essere così e perciò non avevo mandato a Lei quest’opera sin dal principio che usci, giudicandola degna solamente del’ultimo disprezzo. Ora godo di vedere confermato il mio sentimento dal di Lei giudizio e da quello del nostro Pacciaudi. Lei però non parla che della barbarie tipografica, ma a questa deve aggiunggersia l’altra del fondo dell’opera. Io finora non ho potuto capire l’oggetto che si è proposto Spalleti nel farla. Egli è così ignorante dell’istessa lingua che professa che scarsamente la sa leggere. Finalmente, il suo libro non ci impara nessuna cosa ed è affatto inutile nel mundo [sic].
Un amico mio francese ha la commisione di raccogliere tutte le notizie possibbili su ib caratteri tipografici antichi e moderni dell’Italia. Essendossi diretto a me, non ho potuto far di meno di metter Lei alla testa di tutta l’arte italianac e gli ho regalato il saggio che Lei pubblicò dodici anni fa, colla protesta però di che quello non era un abbozzo dell’immensa Sua suppeletille tipografica esseguita doppo quel tempo. Si io avessi avuta alla mano questad collezione, gliel’avrei regalata perché so che ne avrebbe fatto buon uso. See Lei mi dicesse dove potrei trovar qualche notizia historica dei caratteri addoprati in Italia dal principio dalla stampa, mi farebbe piacere.
Qui abbiamo il Ducha di Chartres, che ritorna da Napoli per ristituirsi in fretta al suo caro Parigi. Il dovergli far la mia corte mi occuppa in maniera che mi manca il tempo, anche per le cose più necessarie.
Desidero che Lei stia bene di salute. E, colla solita stima, mi rassegno Suo vero amico e servitoref,
Azara.
a Había empezado a escribir aggiugers y corrige. b Había escrito sui y corrige su i c Había escrito italiano y corrige. d Había escrito chesta y corrige. e Había escrito si y corrige. f Había empezado a escribir sser y corrige.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 111.
- Descrizione
Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa.
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Edizione
Noelia López Souto
- Altre edizioni
Ciavarella 1979, I, 72.
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Altra bibliografia citata Bodoni 1771; Brun 1940-1941; Spalletti 1781; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto, 2018
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Citazione
Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1783-01-16, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1783-01-16-azara-bodoni> Richiesta: 01/dic/2024].Cita questo documento