1781 01 11 AZARA BODONI

Roma, 11 de enero de 1781.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de sus ejemplares de las Opere de Mengs y de los carteles, que envía a Bouchard. Adjunta la carta de Milizia que olvidó mandar con el anterior correo y aconseja a Bodoni mandar las pruebas para corregir en Roma. Devuelve la carta de Firmian y saluda a Paciaudi.

Roma, 11 gennaro 81.

Amico e padrone mio stimatissimo,

Mi rincresce infinitamente che Lei si ritrovi indisposto e desidero che si rimeta all più presto per l’interesse che prendo nella Sua salute. Anche io sono rafredatto a non puotere aprire gli ochi, ma scrivo a Lei per contestargli la ricevutta della Sua lettera cogli essemplari di Mengs e dei cartelli, che mi hano sorpresso in verità per l’eleganza dei caratteri. Li ho mandati a Bouchard perché ne facia uso quando arriveranno gli essemplari, dei quali non se ne [sa] nuova ancora.

Lei avrà cercato inutilmente la lettera di Milizia l’ordinario scorso, perché restò sull mio tavolino. Eccola addesso. Sempre mi confermo nell’opinione di che comverrebbe mandare qui i fogli a corregere, ma ne capisco l’imbarazzo. Contuttociò, così si farebbe la cosa molto meglio e risparmiaressimo l’errata che forse sarà lunga per il cattivo carattere del’amico e confusione del’originale.

Rimando la lettera del Conte di Firmian, che in tutto corrisponde a quella che ha scrito a me.

Sono state consegnate le lettere che Lei mi accludeva.

La prego di dire all nostro Paciaudi che gli risponderò la settimana prossima.

Resto per ora di Lei Suo buon amico e servitore,

Azara.