1780 08 24 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 24 de agosto de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara devuelve a Bodoni pruebas corregidas de las Opere de Mengs y adjunta la restante parte del manuscrito. Rehúsa revisar el manifiesto porque confía en el trabajo del tipógrafo y de Rezzonico, agradece la recepción de varios edictos parmenses y comparte con Bodoni una cláusula del último edicto papal, que afecta al control de la impresión de libros en Parma.

Transcrizione

Roma, 24 agosto 1780.

Amico e padrone stimatissimo,

È giunto il corriere così tardi che apena mi lascia del tempo di contestare la lettera di Vostra Signoria Illustrissima. Rimando i fogli della stampa corretti alla meglio e insieme troverà Lei tutto l’originalea che resta dell’opera. Al paragrafo primo e secondo troverà Lei due chiamate. La cosa se riduce a che, dei cuatro paragrafi, bisogna farne due. Questo viene d’una giunta ch’ho fatta e di non avere avuto tempob di recopiare il tutto. Se Lei mi avesse mandato i fogli che sono tirati, avrei fatto fare un po’ d’indice, come già si è fatto col primo tomo.

In quanto al manifesto, non vedo la necesità di mandarmelo perché sono ben sicuro e dic Lei e del Signore Conte Rezonico.

La ringrazio molto degli esemplari degli edditi e Lei puol essere tranquilo e sicuro, perché nella mia votega si parla poco assai.

In quanto poi all’espressionic del breve consaputo che riguardano cotesta stamperia, ecco la clausola che a Le[i] puol interesar: «Oltre ai rendimenti di grazie che codesto Padre Inquisitore Le deve aver fatto in nome della Congregazione del Santo Oficio per il ristabilimento della Santa Inquisizione in cotesti stati, non potiamo noi ammettere di farsi più particolarmente i nostri, giacché non v’è mezzo più opportuno di questo per mantenere la purità della religione nei principati catolici e, specialmente, nei tempi correnti, nei quali più che mai inondano gli errori colla stampa e divulgazione dei libri perniciosi, i quali poi anderano a scaricare i loro effetti sulla sovranità, sottraendo i popoli dal’ubbidienza ai loro principi, molti de’ quali, che ora si ripportano a mal intenzionati consiglieri, vorrano andare al riparo e non potranno più farlo piede che averanno prese le cattive massime». Questo è quel che contiene e mi recresce non aver tempo per farci delled reflessioni. Lei però le saprà fare meglio di me.

Non mi è possibile dilungarmi di più. E così, con tutta la stima, resto di Lei Suo buon amico e servitore,

Azara.

 

a Había escrito lo y corrige.     b Había escrito timpo y corrige.     c Antes de di cancela de y olvida cancelar è      d Había escrito della y corrige.     e Había escrito alle y corrige.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 40.

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, I, 23.

  • Altra bibliografia citata Caroselli 2010; Cátedra 2013a; Cátedra 2017a; Dallasta 2011; Epithalamia 1775; Frugoni 1779; López Souto 2018d; Mengs 1780 it.; Razzetti 1985;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1780-08-24, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1780-08-24-azara-bodoni> Richiesta: 04/dic/2024].
    Cita questo documento

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