1780 08 03 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 3 de agosto de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara devuelve a Bodoni pruebas corregidas de las Opere de Mengs y refiere el pasado envío del tratado de Correggio, anunciando que pronto mandará el resto. Solicita corregir una alusión ofensiva a la religión, presente en el primer tomo, y lamenta la influencia de Celleri sobre el Duque para que se restituya en Parma el Santo Oficio.

Transcrizione

Roma, 3 agosto 1780.

Amico e padrone stimatissimo,

Sono arrivati i fogli e gli rimando pontualmente. Per l’ordinario scorsso avrà Lei ricevute le memorie di Coregio e, adesso che comincio a stare un po’ meglio della mia flusione, spero poter sbrigare quanto prima quello che manca dell’opera.

Abbiamo un gran guai nel primo tomo. L’unico paso scabroso che c’è in tutta l’opera riguardo alla religione l’abbiamo sbagliato; ed io stesso stupisco comme mi ha potuto sfugire. Al foglio duecento veinte y sei, linea 25 e 26, dice così: non già che questa santa Religione sia contraria alle arti, ne abbia niente di buono, ecc.Questo è uno sproposito madornale da farci dare adoso tutta la santità dei frati. E il peggio si è che non è di quelli sbagli che possano salvarsi nell’errata e, perciò, veddo una assoluta necesità di ristampare quel foglio o almeno di fare un cartoncino omettendoa assolutamente le parole rigate; cioè ne abbia niente di buono, giacché senza di questa claosola va bene il senso e così si leva ogni equivoco. Insomma, lascio a Lei la maniera di radrizare questo cativo paso. Bisogna ch’io non legesi quelle pruobe e che mi fidasi dell’amico Milizia, come purtroppo son costreto di fare per le mie occupazioni.

Niente mi meraviglia il negoziato delb Abate Celleri. D’aquella botega non poteva uscire altra mercanzia. Io so chi è il sudeto Celleri e tutte le sue circonstanze, e compatisco ben di cuore il suo buon padrone a cui fanno fare una così indicente figura in questo paese, dove al paso che amano ditratare li affari per simili abietic mezzi, ridono e screditano chi li adoprad. Però noi lasciamo fare ogn’unoe a modo suo.

Niente altro occorre. E così mi ripeto al solito di Vostra Signoria Illustrissima Suo buon amico e servitore,

Azara.

Essaminandof le carte, trovo che mi manca un quinterno della prattica della pittura, che forse avrò mandato a Lei l’ordinario scorso fra le memorie di Corregio. Se così fosse, Lei me lo rimandi, perché altrimenti bisognerà rifarlo di bel nuovo.

  

a Había escrito i mettendo y corrige.     b Había escrito dell’ y corrige.     c abieti añadido entre líneas sobre abiglieti cancelado.     d Había empezado a escribir adr­ y corrige.     e Había escrito ogniuno y corrige.     f Nota autógrafa.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 37.

  • Descrizione

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa y nueve líneas de p. s.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, I, 21-22.

  • Altra bibliografia citata Affò & Pezzana 1789-1825; Bethencourt 1997; Ceriotti & Dallasta 2008; Dallasta 2011; Mengs 1780 it.;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1780-08-03, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1780-08-03-azara-bodoni> Richiesta: 04/dic/2024].
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