1780 02 17 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 17 de febrero de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara devuelve unas pruebas corregidas de las Opere de Mengs y acusa recibo de la edición milanesa de la Storia delle arti de Winckelmann. Sugiere engrosar el tomo de las Opere de Mengs con más materiales, deja a criterio de Bodoni el proyecto de una edición in-folio y agradece a Sacco el permiso para imprimir la obra.

Transcrizione

Roma, 17 febraro 1780.

Amico e padrone mio stimatissimo,

Non è mancanza mia se non gli trasmeto i fogli col’esatezza che era necessaria. Sono i corrieri che col cattivo tempo arrivano tutti con ritardo. Con questo dunque reispedisco a Vostra Signoria Illustrissima i due fogli de elogio e del’opera di Mengs.

In questa ho correta qualche piccola cosa, come Lei vederà [sic], ma nel’eloggio tutto va bene e vedo che Lei capisce benissimo l’origginale. Forse, e senza forse, avrà quest’eloggio mille diffetti, ma in punto di chiarezza voglio sperare che non mi sia della confusione. Per disgrazia, non è così nel tratato de[l]la belezza, e particolarmente nei primi capitoli. Ebbi intenzione di soprimergli, ma poi lia ho lasciati perché fano il caratere di quella testa singolare. Nella traduzione spagnuola li ho sfangati un poco. Si Lei ha letto il mio piccolo commentario che siegue al deto tratato, avrà potuto oservare quanto son’ io lontano dal Platonismob del mio caro amico e di quello de Winkelmanc, che inoltre era un tantino vissionario. Basta; bisogna prenderi gli vuomini [sic] come sono e profitare di quel tanto di buono che hano.

A proposito de Winkelmand, ho ricevuti i due tomi della Storia del’arte e ne ringrazio moltissimo Vostra Signoria Illustrissima. Il contenuto di essi non mi è certo nuovo perché da lui e da Mengs l’hoe bene inparato, ma volevo vedere che cosa erano le aggiunte fatte nell’ultima edizione. Mi costa che tutta la parte utile di questo libro è di Mengs e che de Winkelman c’è poco di più de la farraggine dell’erudizione. Avrei potuto farne una dimonstrazione, ma mi son contenuto in quelle poche parolle che ho mese nel’eloggio.

Per quel che riguarda alla grosezza del volume, mi confermo che sarà troppo smilzo se non vi aggiunggiamo qualche cosa, anzi più de qualche cosa, e crederei doverlo fare arrivare fino alle quatrocento paggine. In questi giorni procurerò di sbrigare qualche cosa che ho faraf le mani e ne parlerò a Vostra Signoria Illustrissima. Non resto convitog delle raggioni di Vostra Signoria Illustrissima per fare l’edizione in foglio, ma mi arrendo e mi arrenderò sempreh al Suo buon gusto; così, Lei farà quello che crederà meglio.

Sono infinitamente sensivile alla bontà che il Signore Conde Sacco ha mostrato per me e alla gentilezza colla quale ha dato il permesso della stampa. Gliene resto molto obbligato e oggi stesso prego il mio Cavalliere Agüera di fargliene a nome mio i più cordiali ringraziamenti.

Basta di secare Vostra Signoria Illustrissima: La prego a continuarmi la Sua amicizia, abbraccioi il nostro Paciaulik e, con tutto il cuore, mi rasegno di Vostra Signoria Illustrissima Suo buon amico e servitore,

Azara.

 

 a Había escrito le y corrige.     b Había escrito plartonismo y corrige.     c Había escrito Winchelman y corrige.     d Había escrito Winchelman y corrige.     e Había escrito lo y corrige.     f Error del copista, que transcribe farà por fra, preposición requerida para el funcionamiento gramatical y semántico de la oración.     g Había escrito conveto y corrige.     h Había escrito siempre y corrige.     i Había escrito abbracio y corrige.     k Error del copista, que transcribe Paciauli por Paciaudi.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 17.   

  • Descrizione

    2 pliegos de 2 h. c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, I, 12.

  • Altra bibliografia citata Lasagni 1999; Mengs 1780; Mengs 1780 it.; Winckelman 1779;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1780-02-17, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1780-02-17-azara-bodoni?id=474> Richiesta: 04/dic/2024].
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