1781 03 08 AZARA BODONI

Roma, 8 de marzo de 1781.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara devuelve a Bodoni pruebas corregidas por Milizia de su libro Memorie degli architetti. Descalifica a Caetani, que continúa su reseña de las Opere de Mengs en las Effemeridi, confirma la entrega de los libros recibidos para Amaduzzi y exalta la estampa realizada por Bodoni de la carta pontifícia.

Roma, 8 marzo 1781.

Amico padrone stimatissimo,

Il corriere della setti[ma]na scorssa arrivò tardi e quello della presente ha apparenza^a di fare lo stesso. Quello non mi portò lettera di Vostra Signoria Illustrissima, ma trovai in un paccheto li fogli delle prove degli architeti che, correte dal Signor Milizia, rimando.

Il matto^b efemeridista continua le sue pazzie. In que[s]to foglio vuole che non abbiamo vena cava nelle coscie. Forse lui non l’abbrà^c perché il suo corpo finirà in quella parte che è dentro allo scrotto.

Niente occorre di più. E così La prego di continuarmi la Sua amicizia e de credermi Suo vero amico e servitore.

Arriva^d il corriere colla lettera de 3 corrente. Non è posibile contestare a tutto il contenuto. All’Abate Amaduzi gli sono stati consegnati i libri, i fogli e quanto Lei gli manda.

Niente di più bello ho veduto in vita mia della stampa della lettera pontifizia, e con questo ho detto tutto. Aspettarò li essemplari che Lei mi anunzia per il prossimo ordinario e ne farò partecipe il Sucesore di Piero.

Dell progetto delle maiuscole parleremmo un altro giorno con commodo.

Paciaudi ha raggione, ma non^e deve allarmarsi perché non ha perché. Gli risponderò la settimana prossima.

Mi ripeto, ecc.

 ^a Había escrito f y corrige.     ^b Había escrito mato y corrige.     ^c Había escrito habrá y corrige.     ^d Nota autógrafa tras el texto del copista.     ^e non añadido entre líneas.