1780 10 05 AZARA BODONI

Summary

Roma, 5 de octubre de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara da cuenta de la pérdida de un correo con pruebas corregidas de las Opere de Mengs. Agradece la sincera réplica de Bodoni sobre la dedicatoria y el prospecto de las Opere de Mengs, si bien mantiene su rechazo hacia el estilo pedante de este anuncio.

Transcription

Roma, 5 ottobre 1780.

Amico e padrone stimatissimo,

Non capisco come possa essersi smarrito il mio piego corrispondente al corriere del primo di questo mese, il quale fra altre cose conteneva i foglia correti che Lei mi avea trasmessi, perché son sicuro di avergli pontualmente rimandati e non trovo altra ragione per lo smarrimento che quella di avere csiocamente [sic] sbagliata la sobrascrita al Cavallier Agüera, come in qualche altr’occasioneb mi è sucesso. Sono impazientissimo di saperne il vero e, frratanto [sic], ha ffato Lei benissimo di mandarmi i dupplicati degli stesi fogli, che rimando correti. E non potei eseguirlo, oggi sono otto giorni, perché il corriere non arrivò per tempo.

Sono così lontano dal prendermi colera della confidenza fattami da Lei circa il prospeto dell’opera e d’ic difettid della mia dedica, che anzi La ringrazio con tutto il cuore di avermi communicato e l’un e l’altro. Altresì La prego in tutte le occasioni di dirmi francamente il Suo sentimento sopra qualunche errore che Lei noti nelle mie cose. Questo è procedere da vero amico e sempre ne risulta un gran bene, poiché mi da tempo e occasione di refleterci e, se mi convince la raggione, non dubiti Lei che l’abraccio ben volontieri. Non credo all’imfalibilitàe del Papa e molto meno a[l]la mia. De bonissima fede sono persuaso e convinto, ogni giorno più, di essere un vero coglione, ma credo altresìf che ce ne sono degli altri più grosi di me. Ecco il mio sistema di sapere e di vanità. Alle volte mi viene voglia di rinunciare a legere, scribere, tanto resto disgustato di me stesso sempre che rilego quel ch’hog fatto.

Per quel che riguarda poi al proggeto del prospeto che Lei mi mandò, sempre più mi confermo nel giudizio di che è cosa improprissima per l’opera e, se non fosse per ofendere la persona che l’ha fatto, alla quale professo particulare stima perché ne conosco altronde il vero merito, dico che lo chiamerei una pedanteria.

Basta per oggi. Il corriere né manco si vede.

Desidero che Lei stia bene e, desiderosoh dei Suoi commandi, mi rasegno Suo vero amico e servitore,

Azara.

 

 a Había escrito folli y corrige.     b Habíaescrito altra y corrige.     c Había escrito de y corrige.     d Había escrito defetti y corrige.     e Había escrito li y corrige.     f Había escrito altrisì y corrige.     g Había escrito che y corrige.     h Había escrito disideroso y corrige.

Editor notes

Documentary and bibliographic data

  • Location

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 44.

  • Description

    Pliego de 2 h. de c. 240 × 180 mm. Solo firma autógrafa.

  • Edition

    Noelia López Souto

  • Other editions

    Ciavarella 1979, I, 26.

  • Further bibliography cited Ciavarella 1979; Mengs 1780 it.;
  • Citation
    Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1780-10-05, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://522979.jduqw4qv.asia/en/letter/1780-10-05-azara-bodoni?id=502> Requested: Dec 5, 2024].
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