1780 03 16 AZARA BODONI

Roma, 16 de marzo de 1780.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara devuelve a Bodoni pruebas corregidas de las Opere de Mengs y anuncia que pronto le enviará los restantes materiales para completar el primer tomo.

Roma^a, 16 marzo 1780.

Amico e padrone stimatissimo,

Me rincresce infinito l’indispositione agli occi [sic] che Lei ha sofferto e desidero ne sia intieramente libera.

I corrieri arrivano così tardi alle volte che si perde tutta una settimana e questo è stato il motivo di essersi tratenuti alcuni fogli. Quando arriverano a tempo, io sicuramente non gli traterrò. In proba di ciò, ecco il foglio che ho ricevuto pochi momenti prima.

La settimana scorsa mandai a Vostra Signoria Illustrissima la maggior parte dell’opuscolo da aggiungersi a questo volume. Il quinterno che resta non lo posso spedire a motivo di che non l’ho ancora riveduto a caggione di essere stato fuori in campagna questi giorni pasati. Per l’ordinario prossimo sarà all’ordine con la altra piccola aggiunta di che parlai a Vostra Signoria Illustrissima. Imediatamente metterò mano al secondo tomo e procurerò ristringere le cose in maniera che non resti bisogno di farne più tomi.

Non occorre altro per oggi. E così ripetto a Vostra Signoria Illustrissima il mio costante affeto e, con la solita amicitia, resto sempre Suo buon amico e servitore,

Azara^b.

^a En el margen superior de la página, una mano diferente anota –respectivamente, en el lateral izquierdo y derecho– Epistolario y Cambio, mientras que en el centro escribe Azara a G. B. Bodoni      ^b Firma de la mano del copista; no autógrafa. Al final de la página, además, se anota, de otra mano posterior: spedito l’autografo in ottobre 1855 al Cavaliere Signor Arrigori