1796 02 24 AZARA BODONI
Sommario
Roma, 24 de febrero de 1796. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].
Azara acusa recibo de otra caja con copias del Poème y también un Tácito dedicado al Infante, dedicatoria ante la que muestra su sorpresa porque lo creía destinado al Gran Duque. Manifiesta su interés por conocer también la edición in-8º del Bernis e insiste en que el tipógrafo le mande la cuenta de los libros recibidos (las copias del Poème, un Tácito y un Tasso), así como también Zelada desea pagarle su Tasso. Comunica que ni la familia real francesa ni Ventimiglia han recibido el Poème y, por último, transmite sus deseos de que Bodoni se halle recuperado del accidente con la uva.
Transcrizione
Amico e padrone stimatissimo,
Ho ricevutta già la quarta cassa delle stampe di Bernis, senza che Lei me ne abbia scritta una parola. Nel’ultima mandata ho trovato il bel Tacito in 3 tomi, di che gliene [rendo] molte grazie. Mi ha fatto specie trovarlo dedicato al Signore Infante, quando io credevo che Lei l’avesse destinato al Gran Duca, avendolo intrapresso quasi per commissione di Manfredini.
Mi pare che Lei mi dicesse avere fatte tre edizioni del Poema, ma non ne vedo che due. E sarà così che io sbaglierò.
Non so perché Lei si ostini a non dirmi la spessa di questa opera ed a non contestarmi né manco. Sapia dunque che in ciò mi fa un gran dispiacere per raggioni di conti e di economia, che sarebbe troppo lungo spiegare, e mi fa una confussione incredibile. Lei mi ha mandato a parte il Tasso ed il Tacito, che voglio pagare anche a parte, senza mischiare questi conti con quegli delle mie edizioni propie. Il Cardinale Zelada si lagna anche di non potere avere risposta da Lei, volendogli pagare il Tasso.
In Verona non aveano ancora ricevute le copie del Poema e Lei non mi ha contestato alla commissione che gli diedi: mandarne due copie al Conte de Vintimille a Torino. Tutti costoro m’interpellano ogni ordinario ed io non so cosa rispondere.
Spero che l’accidente del nasso non avrà avuto conseguenza alcuna e che Lei starà bene di salute, ch’è ciò che gli desidero.
Qui non abbiamo novità alcuna letteraria e tutto languisce.
Sono di Lei sempre amico e servitore,
Azara.
Roma, 24 febraio 1796.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 110.
- Descrizione
Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.
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Edizione
Noelia López Souto
- Altre edizioni
Ciavarella 1979, II, 123-124.
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Altra bibliografia citata Cátedra 2015a; De Bernis 1795; Gerusalemme 1794b; López Souto 2018d; Tacitus 1795; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) & Noelia López Souto
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Citazione
Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1796-02-24, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1796-02-24-azara-bodoni?id=747> Richiesta: 01/dic/2024].Cita questo documento