1793 10 09 AZARA BODONI

Roma, 9 de octubre de 1793. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de unas pruebas de las Opera de Catulo, que reenvía corregidas. Aprueba que Bodoni envíe a Godoy varios ejemplares de las Opera de Virgilio, le manda a Parma el texto de las Opera de Propercio y le anuncia que adquirirá una edición en Viena para comenzar ya a preparar también las Opera de Lucrecio. Informa, por último, sobre el achaque de la princesa Santa Croce, que le ha privado de su reposo en Tívoli.

Roma, 9 ottobre 93.

Amico mio stimatissimo,

Ho ricevutta la di Lei lettera per il corriere di Torino colle prove del Catullo e mi è inpossibile dire altro che averle ricevutte, trovandomi imbrogliato con due corrieri ed avendo passata gran parte della giornata a Palazzo.

Lei mandi al Gran Duca quanti essemplari vuole del Virgilio, poiché io non desidero altro che i di Lei vantaggi.

Rimando le prove ed il testo di Properzio e penso a preparare il Lucrezio. Domani scriverò a Vienna per avere una nuova edizione fatta colà sopra un codice della Biblioteca Cesarea e l’avrò per la posta.

Non posso dilungarmi di più. Contavo essere in pace a Tivoli, ma una gravissima malattia della mia amica Principessa Santacroce ha frastornate tutte le mie idee. È fuori di pericolo, grazie a Dio.

Sono sempre di Lei,

Azara.