1800 11 00 AZARA BODONI

Summary

S. n. [Barcelona, noviembre de 1800] De José Nicolás de Azara [Barcelona] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara rompe su silencio con Bodoni, del que afirma haber tenido noticias indirectamente, para informarle sobre su regreso de Aragón y reiterarle su intención de embarcarse hacia Italia para visitarlo en Parma, si bien debe esperar la paz con los ingleses para poder viajar. Por último, le transmite el deseo de Franco de recibir noticias suyas y le recomienda, en caso de enviarle alguna carta, dirigírsela a Terán, en Génova.

Transcription

Amico carissimo,

I morti soli non parlano e noi pare che vogliamo imitarli; ma questo non è giusto né convenevole al nostro carattere né alla nostra antica, buona ed inviolabile amicizia. Il mondo potrà girare come vorrà e maltratarci ancora a suo talento, che noi non dobbiamo cambiare né deviare un punto dalla nostra strada dritta.

Ho avuta qualche nuova di Lei per mezzi indiretti e mi sono conpiaciuto in sentirLa bene di salute. Io anche sto bene, a dispetto di chi mi vorrebbe male, ed ho passati cinque mesi in casa mia coi miei, che sono stati i più tranquilli di vita mia.

Sono ritornato qua non per altra raggione che per essere più a portata d’invarcarmi per la mia cara Italia alla prima occasione che si presenterà; vale a dire, alla pace cogl’inglesi, giaché per terra non è viaggio da rischiarsi nello stato di anarchia in cui sono le provincie intermedie. A questa ora commincierà [sic] a vedersi il crepuscolo del giorno che va a venire per la terra Ausonia, e forse la Parma vorrà viaggiare. Ma, da quello che io posso immaginare, i bei torchi resterano a Crisopoli meno ristretti che fin qua, ed io conto di poterli visitare allora con piena libertà e rinovare la antica mia servitù colle muse, dalle quali mi ha separato l’avversa fortuna sono parechi anni.

L’amico Franco, ch’è a Madrid, desidera molto avere delle di Lei nuove. È uno di quei pochi che hano opposta l’onestà alla prepotenza del favore. Ah, amico mio, che bella scuola quella della disgrazia per smascherare i falsi amici e gl’ingrati! Io mi conpiacio di averla provata e g[i]uro che non la cambierei per la fortuna.

Qui vivo in un ritiro tale che non vedo anima vivente. Ho pochi libri meco, ma ne facio io per altri; e le mie memorie sono quasi compite. Non so se avrano qualche merito, ma di certo non somigliano ad altre.

Di queste ed altre cose parleremmo quando ci vedremmo. Fratanto, se Lei vuole scrivermi con sicurezza, mandi le lettere con doppia suprascritta al Signore Teran, nostro Ministro in Genova, che di là io le riceverò direttamente.

I miei ricordi a Madama Bodoni. Lei si conservi. Vosmet rebus serbate secundis.

Adio,

[Rúbrica]a.

 

a A pie de página figura el destinatario: Monsieur Bodoni

Editor notes

Documentary and bibliographic data

  • Location

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 148.

  • Description

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edition

    Noelia López Souto

  • Other editions

    Ciavarella 1979, II, 155.

  • Further bibliography cited Burton 1912; Cátedra 2015a; Corbeto 2015; Gimeno Puyol 2010; López Souto 2019c; Sánchez Espinosa 2000a;
  • Citation
    Letter from José Nicolás de Azara to Giambattista Bodoni in 1800-11-00, ed. Noelia López Souto, in Bodoni Library [<http://522979.jduqw4qv.asia/en/letter/1800-11-00-azara-bodoni> Requested: Dec 1, 2024].
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Nota bene

La fecha de esta carta ha de ser post quem 16 de septiembre, cuando Azara abandona Barbuñales, y ante quem diciembre de 1800, cuando concluye sus Memorias. Además, debe ser de noviembre porque Andrés Franco en carta al tipógrafo del 13 de noviembre de 1800 documenta ya la presencia de Azara en Barcelona y el propio Bodoni, en respuesta a Franco del 29 de diciembre de 1800, confirma haber ya recibido [esta] carta del diplomático José Nicolás de Azara.

Bodoni todavía no ha recibido esta el 14 de noviembre, de modo que, considerando los tiempos de postas y los días de envío de correos de Barcelona a Parma, la presente carta podría datarse el lunes 10, 17 ó 24 de noviembre de 1800.

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