1796 01 09 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 9 de enero de 1796. De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara acusa recibo de dos ejemplares del Poème y se alegra del lote de copias que llegará a Roma por la vía de Bolonia. Le asegura a Bodoni que el libro se espera con expectación en la capital y le solicita de nuevo el coste de los ejemplares encargados, que el diplomático desea pagarle. Repite, además, su opinión acerca de la escasa capacidad de Vieira para copiar los frescos de Correggio que figurarán en las Pitture.

Transcripción

Amico mio stimatissimo,

La di Lei lettera de 29 dicembre mi arriba per il corriere di Spagna coi due essemplari del Poema, e vedo ciò che Lei mi proponea per lab rimessa degli altri e mi piace infinito; cioè di mandargli per la diligenza di Bologna. Giusto il Conte Nassali mi avea proposto lo stesso ieri a sera e l’avevo incaricato di scrivergli che lo facesse. L’aumento del prezzo sarà benc compensato dalla diligenza di ricevergli. Così Lei me ne facia la rimessa, dividendola, se gli pare, in due o tre mandate.

Qui è sommamente aspettato questo libro, ma io non lo distribuirò fino ad averne il numero necessario per contentare tutti. Apresso, immediatamente aspetto il conto di tutto come già ebbi l’onore di scrivergli. Da Verona mi scrivono l’ansietà con cui aspettano l’opera.

Quello che mi rincresce infinitamente è che Lei stia incommodato dal reumatismo che mi dice. Bisogna garantirsi dal freddo e dal’umido e, quando il male c’è, non c’è altro rimediod che i vessicanti.

È impossibile, amico mio, che un pittore, e molto meno un pittore portoghese, possa fare venti quadri in una mattina. E molto più aumenta la difficoltà il copiare un Correggio né potere conservare il suo carattere, cosa che tanti e tanti pittori di gran merito, con tempo e commodo quanto voleano, non hano saputo né potuto ottenere. E Correggio finora non è stato copiato né incisso. L’unico che mi piace nella di Lei inpressa si è di anunziarla senza pretensione.

Questa mattina hoe adosso tutti i corrieri d’Italia e del Nort. E così mi è impossibile dilungarmi di più.

Lei si abbia cura e mi creda sempre Suo vero amico,

Azara.

Roma, 9 gennaro 1796.

 

a Había empezado a escribir propin y corrige.     b Había empezado a escribir le r y corrige.     c Había escrito bene y corrige ben c     d Había escrito rimidio y corrige.     e Había escrito i y corrige.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, BP, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 108.

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, II, 120-121.

  • Otra bibliografía citada Correggio 1800; De Bernis 1795; López Souto 2018d; Raggi 2005; Varela Gomes 2004;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1796-01-09, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1796-01-09-azara-bodoni> Consulta: 01/12/2024].
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