1795 10 28 AZARA BODONI

Tívoli, 28 de octubre de 1795. De José Nicolás de Azara [Tívoli] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara, que informa a Bodoni sobre su mejoría de un malestar de estómago, anuncia que Gerdil retrasa el envío de las modificaciones en sus notas. Le advierte también que la tirada del Poème debe ser mayor para disponer de copias para él, para la familia real de Francia, para España, para el Papa, cardenales, etc. Se alegra, además, del agradable viaje a Bolonia que Bodoni ha experimentado y le recomienda realizar más escapadas similares.

Amico e padrone stimatissimo,

La settimana scorsa non mi fu possibile rispondere alla di Lei lettera perché non ebbi tempo e perché le forze sono poche. Il mio stomacco è da qualche tempo che non fa le sue funzioni e mi ha obbligato ad una dieta miserabile. Adesso va un poco meglio.

Colla scorssa posta avrà Lei ricevute le prove del 10 canto, ma per le note di Gerdil non so se né manco oggi le manderà, benché io gli abbia scritto il pregiudizio che risultarebbe di ritardarle.

Il numero di essemplari che Lei tira non possono bastare al bisogno, poiché io solo ne prenderò il centinaio delle copie in grande; ed anche in piccolo me [sic] bisognerà qualcheduna. Per il Re e famiglia reale di Francia ci vogliono copie ben legate; e lo stesso per Spagna. A Torino anche ce ne vorrà qualche copia e poi al Papa, cardinali che sanno leggere, ecc.

Godo che Lei si sia divertita in Bologna. Simili gite faranno molto bene a Lei di tanto in tanto. Io conto ritornare a Roma la settimana ventura.

Sono Suo vero amico e servitore,

Azara.

Tivoli, 28 ottobre 95.