1790 01 27 AZARA BODONI

Resumen

Roma, 27 de enero de 1790.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara solicita a Bodoni nuevas suyas, pues cree que su silencio se deberá a algún nuevo proyecto. Muestra interés por ver qué nueva traducción de Virgilio estampa y apremia el comienzo del Horacio, dada la tardanza de la edición de Iani. Informa que no compró nada de la biblioteca Saliceti, fragmentada y malvendida, pero comprará a Cravenna algunos libros. Refiere la presencia de soldados franceses en Roma y, por último, pregunta a Bodoni acerca del Manuale.

 

 

Transcripción

Roma, 27 gennaro 90.

Amico mio stimatissimo,

È tanto tempo che non ho notizie di Lei che mi risolvo a domandargli delle Sue notizie adrittura [sic]. Sono per fortuna sicuro dia che Lei sta bene di salute e per [ciò] m’imagino che il Suo silenzio proverà piutosto di qualche nuova impressa che avrà fra le mani. E giusto è quello che non vorrei ignorare.

Mi dicono che Lei stampi una certa traduzione di Virgilio, che i loioliti essaltano fino al cielo. Io però voglio vederla per giudicarla, perché conosco il linguagio del partito.

E l’Horazio? Quando si puole aspettare di avere quello del’Iani per puotere mettere mano al nostro? Se la cosa fosse disperata, potressimo prendere un altro partito. Il peggiore di tutti è quello di non fare niente.

La libreria salicetiana è ridotta ormai in pezzi e venduta malamente. Io non ho comprato niente. Penso aquistare qualche cosa di quella di Crevena in Amsterdam, ch’è la più bella raccolta di libri che mai abbia fatta un particolare.

Siammo qui inondati di francesi, che mi paiono avanzati dalle armate di Attila poiché non c’è né uno che domandi di leggere un libro né che si curi di antichità né di belle arti. Sono tutti, insomma, più che goti; non parlano che di assamblea e di pazzie nazionali. Che Dio li benedica.

Avrebbe Lei abbandonato il proggetto di pubblicare il Suo Manuale? È tanto tempo che Lei non me ne parla, ch’io non so che crederne.

Basta, ciò che mi preme è che Lei stia bene di salute e che mi creda eternamente Suo buo[n] amico e servitore,

Azara.

 

a Había escrito de y corrige.

 

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 29, 1.   

  • Descripción

    Pliego de 2 h. de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edición

    Noelia López Souto

  • Otras ediciones

    Ciavarella 1979, II, 30.

  • Otra bibliografía citada Bondi 1790; Horatius 1791; Iani 1778; López Souto 2018d; López Souto 2019a; Manuale 1788;
  • Cita
    Carta de José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni de 1790-01-27, ed. Noelia López Souto, en Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/carta/1790-01-27-azara-bodoni> Consulta: 01/12/2024].
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