1796 04 25 APONTE BODONI
Sommario
25 aprile 1796.
Da Manuel María Rodríguez Aponte [Bologna] a Giambattista Bodoni [Parma].
Manuel María Rodríguez Aponte espone a Giambattista Bodoni, a nome del Rettore del Collegio di Spagna, l’interesse di questi nella pubblicazione della piccola opera allegata, secondo i modelli, criteri formali e condizioni che si espongono dettagliatamente. In nome del Vescovo di Amberes, gli richiede cinquanta esemplari del suo Chant du Cygne, una delle opere di questo autore pubblicate da Bodoni.
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Transcrizione
Bologna, 25 aprile 1796.
Chiarissimo e stimatissimo Signor Giambatista, padrone mio,
Non deve mai essere nemmeno dagli amici molestato senza motivo particolare chi, come Ella, si trova di continuo da tante e sì varie occupazioni assediato. Ecco la ragione per cui non vengo io, che mi lusingo aver un qualche luogo tra gli amici del valoroso Tipografo parmense, a scrivere se non di rado al medesimo. Subito, dunque, all’oggetto di questa mia.
Da questo Signor Rettore di Spagna vengo incaricato di presentarLe l’operetta aggiunta, che si bramerebbe stampata coi caratteri medesimi coi quali venne stampato il libro che ha per titolo Castle of Otranto, nella stessa forma e colle proporzioni stesse, in carta fina levigata. E viene pregata Vostra Signoria dirmi cosa pensi intorno alle domande che qui le mando nel modo che sono state a me consegnate. Dissi subito che sarebbe difficoltà pel numero delle copie ricchieste; e soggiunsero allora, se non potendo Ella farle ne’ propri impareggiabili torchi, sarebbe agevole si facesse in quei della Reale Stamperia. La prego, dunque, a voler darmi risposta, o diretta o scrivendo al nostro Rosaspina per mezzo di lui.
Monsignor d’Anversa, che sarà già presentemente in Roma, mi scrisse giorni sono da Foligno e mi pregava di procurargli per mezzo dello stesso Rosaspina, cui lasciò l’incarico d’intendersi con Lei, 50 copie del Canto del Cigno. Mercoledì bramerei poterli avere, perchè venerdì prossimo sarà occasione sicura di poter senza spesa di posta inviargleli a Roma.
Con questa occasione le rinuovo di cuore le più sincere proteste d’amicizia e di affetto; e, salutando in chinese, tagalo, spagnuolo, greco, latino ed italiano la graziosissima e pregiatissima Signora Sua degnissima Consorte, mi sottoscrivo pieno di stima di Vostra Signoria Illustrissima
Divotissimo, ossequiosissimo e obbligatissimo servitore,
Emmanuele María Aponte.
Note al testo
Dati documentali e bibliografici
- Ubicazione
Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 27.
- Descrizione
Bifoglio di 217 × 170 mm. Lettera autografa.
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Edizione
Pedro M. Cátedra
- Altre edizioni
Cátedra 2010, 181-183.
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Bibliografia specifica Cátedra 2010; Cátedra 2013a, 144ss.
Altra bibliografia citata Astorgano Abajo 1998; Astorgano Abajo 2002; Bentley 1984; Bertero et al. 1995; Brooks 1927; Castle of Otranto 1791; De Clercq 1952; De Clercq 1959; De Lama 1816; Edwards 1985; Entretiens 1795 in-8º; Entretiens 1796 in-4º; Servolini 1958; Tejerina 1979; - ©
Biblioteca Bodoni, Biblioteca Palatina di Parma (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Italia) & Pedro M. Cátedra.
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Citazione
Lettera da Manuel María Rodríguez Aponte a Giambattista Bodoni del 1796-04-25, ed. Pedro M. Cátedra, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1796-04-25-aponte-bodoni?id=15> Richiesta: 11/dic/2024].Cita questo documento
Note
A questa lettera risponderà Bodoni il 26 aprile 1796.