1787 01 17 AZARA BODONI

Sommario

Roma, 17 de enero de 1787.

De José Nicolás de Azara [Roma] a Giambattista Bodoni [Parma].

Azara informa a Bodoni de que escribió al Duque para agradecerle la medalla de Monti y le solicitará permiso para dedicarle una nueva tragedia. Confiesa no haber visto el Aristodemo estrenado en Roma y aconseja no revelarle a un impresor parisino sus técnicas tipográficas. Sobre la salida de Bodoni de Parma y la venta a España, lo invita a cerrar los detalles en Roma y le recuerda que debe concluir el Manuale.

Transcrizione

Roma, 17 gennaro 87.

Amico mio stimatissimo,

La lettera di 7 corrente giunse tardi la settimana scorsa, benché il tempo non fosse cattivo come questa, che piove senza intermissione.

Io scrissi al Signore Infante quello che Lei mi disse sulla medaglia regalata al’Abate Monti e questa sera ne parlo di bel nuovo a Sua Altezza con motivo di avermi pregato detto Abate di ottenerli la licenza di dedicar al Signore Infante una nuova tragedia che ha composta. Vedremo che cosa mi risponde per il prossimo ordinario.

Ieri sera fu rappressentato l’Aristodemo per la prima volta in questo Teatro della Valle. Io non potei assistervi a motivo della mia posta, ma ne sento dire del bene, benché finora non ho parlato ancora con chi ne possa dare giudizio a modo mio.

Rimando le lettere che Lei mi acclude di Viena e Parigi. Lo stampatore francese parla da uomo istruito del suo mestiere, ma non per questo cred’io che Lei debba comunnicargli tutti i secreti che gli domanda, perché questo sarebbe essere prodigo irragionevolmente di ciò che Lei con tanto studio e fatica ha aquistato.

Per quello che riguarda il nostro principale affare, io non so che dire più di quell che ho detto. Bisogna però che la finimo una volta, ma capisco che mentre Lei sarà ina Parma non concluderemo niente. Pensi dunque Lei a fare una scapatab a Roma con qualche pretesto e qui in pochi giorni finiremo tutto. Se Lei ha bisogno per fare questo picoloc viaggio di fare che il Papa dia qualche impulso, me lo avvisi, che si farà ogni cosa. Basta già d’indecissioni e risolviamoci ad un partito. Per le cose correnti di codesta Stamperia basterà il Suo frattello; e Lei penserà unicamente a finire il Manuale. Ripetto che bisogna finire questo tratatto perché la vita passa troppo presto.

Qui non abbiamo novità veruna.

Sono di Lei sempre Suo vero amico e servitore,

Azara.

 

a Había escrito a y corrige.     b Había escrito scapeta y corrige.     c Había escrito pecolo y corrige.

Note al testo

Dati documentali e bibliografici

  • Ubicazione

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Lettere ricevute, C. 28, 171.

  • Descrizione

    Pliego de 230 × 185 mm. Autógrafa.

  • Edizione

    Noelia López Souto

  • Altre edizioni

    Ciavarella 1979, I, 122-123.

  • Altra bibliografia citata Colombo 1994; López Souto 2018d; Manuale 1788; Monti 1786;
  • Citazione
    Lettera da José Nicolás de Azara a Giambattista Bodoni del 1787-01-17, ed. Noelia López Souto, nella Biblioteca Bodoni [<http://522979.jduqw4qv.asia/it/lettera/1787-01-17-azara-bodoni?id=419> Richiesta: 01/dic/2024].
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